PROGRAMMA DEL CONVEGNO “Vit­to­rio Claudi: medico, impren­di­tore ed inno­va­tore della stru­men­ta­zione scien­ti­fica medica, isti­tu­tore della Fon­da­zione Claudi”.

ore 18.00 Saluto del Pio Soda­li­zio dei Piceni
18.10 Saluto del Prof. Fer­nando Aiuti medico scien­ziato e Pre­si­dente Ono­ra­rio del CeSMa
18.20 Saluto del Dott. Franco Moschini, Pre­si­dente del Gruppo Frau e Pre­si­dente del CeSMa
18,30 Saluto della gior­na­li­sta Rosanna Vau­detti, già Pre­si­dente del CeSMa
18.40 Saluto ed inter­vento del prof. Mas­simo Ciam­botti, Pre­side della Facoltà di Eco­no­mia Uni­ver­sità di Urbino e Pre­si­dente della Fon­da­zione Claudi su: “Vit­to­rio Claudi, medico chi­rurgo, ma non solo cenni bio­gra­fici di una figura eclettica”.

Testi­mo­nianze:
ore 18.55 Dott. Gio­vanni Caron, figlio dello scul­ture Aldo Caron
19.05 Sig.ra Ursula Magura
19.10 Dott. Giu­seppe Perica
Pro­ie­zione di un video e foto del Nucleo Chi­rur­gico in Africa oltre a quelle di Vit­to­rio Claudi.
Al ter­mine, buffet.

Il Dot­tor Vit­to­rio Claudi, ori­gi­na­rio di una fami­glia mar­chi­giana, è stato pro­ta­go­ni­sta di una bril­lante car­riera medica dell’intero secolo scorso, appor­tando rile­vanti inno­va­zioni nella stru­men­ta­zione scien­ti­fica, medica per poi sce­gliere un’attività impren­di­to­riale per l’approntamento di stru­menti
intesi a miglio­rare la qua­lità delle degenze negli ospe­dali, rea­liz­zare ospe­dali mobili da campo bre­vet­tando le rela­tive appa­rec­chia­ture. La ricerca è stato sem­pre il suo più impor­tante campo di bat­ta­glia, lo dimo­stra il suc­cesso otte­nuto in Ita­lia e all’estero delle pro­du­zioni degli appa­rati medici da
lui con­ce­piti e rea­liz­zati. Al ter­mine della sua com­plessa atti­vità per non disper­dere i risul­tati delle sue ricer­che ha isti­tu­tito una Fon­da­zione Claudi intesa a desti­nare le pro­prie risorse, mate­riali ed intel­let­tuali, per il bene comune. In tale ottica è stato recen­te­mente donato un suo ospe­dale da
campo in Africa.

 


Resterà aperta fino al 27 novem­bre la mostra “Le ori­gini Mar­chi­giane. La Carta e Fabriano” orga­niz­zata dal Cesma presso l’Istituto Ita­liano di Cul­tura di Praga.
L’esposizione, visi­tata già da nume­rose auto­rità, sta regi­strando una note­vole affluenza di pub­blico costi­tuito da stra­nieri appas­sio­nati di cul­tura ita­liana, ita­liani resi­denti nella Repub­blica Ceca, ita­liani di seconda gene­ra­zione, stu­denti e turi­sti pro­ve­nienti da tutto il mondo.
Molto apprez­zata la sapienza arti­giana dei mastri car­tai fabria­nesi rap­pre­sen­tati da Luigi Mecella che in occa­sione dell’apertura della mostra ha dato dimo­stra­zione della pro­du­zione della carta a mano e da Franco e Anna­rita Librari, autori delle inci­sioni in cera per la rea­liz­za­zione delle fili­grane arti­sti­che su carta.
Una pre­ziosa occa­sione per Fabriano e per l’intera Regione Mar­che di mostrare le pro­prie eccel­lenze attra­verso uno straor­di­na­rio patri­mo­nio docu­men­ta­rio sul mate­riale più fra­gile e al con­tempo più solido e più “tec­no­lo­gi­ca­mente” resi­stente che gli uomini abbiano mai pro­dotto: la carta.
La mostra, curata dal pro­fes­sor Franco Mariani e alle­stita da Franco Petruio e Mario Meloni, è stata orga­niz­zata con il con­tri­buto dell’Ambasciata d’Italia, della Regione Mar­che, della Fon­da­zione Cari­fac, dell’Associazione Mar­chi­giani Repub­blica Ceca, del Comune e del Museo della Carta e della Fili­grana di Fabriano.
«Que­sto straor­di­na­rio pro­getto espo­si­tivo si è reso pos­si­bile gra­zie alla sen­si­bi­lità e all’infaticabile lavoro di molte per­sone — ha sot­to­li­neato la diret­trice del Cesma Pina Gen­tili — a cui rivolgo un sen­tito rin­gra­zia­mento. In par­ti­co­lare rin­gra­zio l’ambasciatore Pasquale D’Avino e il diret­tore dell’IIC di Praga Gio­vanni Sciola per aver faci­li­tato i rap­porti tra l’Italia e la Repub­blica Ceca, oltre che la Fon­da­zione Cari­fac nelle per­sone di Guido Papiri (pre­si­dente), Marco Bol­drini (segre­ta­rio) e Venan­zio Gover­na­tori, per la costante collaborazione.