La Collezione di Umberto Antonelli racconta della necessità di questi ultimi stimoli, dell’ossigenazione che viene dalla frequentazione con gli ambienti creativi, dove la realtà è continuamente scavalcata dall’immaginazione in un processo senza soluzione di continuità e in perenne movimento, spontaneamente sospinto dall’energia viva dell’innovazione. Si tratta naturalmente di un collezionismo nato da esigenze interiori, non orientato da spunti di militanza critica e culturale, ma innestatosi e mantenuto vivo da un tessuto di rapporti, visioni e condivisioni. Ogni opera documenta infatti un passaggio saliente nella rete di relazioni con radici territoriali, dunque una testimonianza viva di affezioni ed investimenti emozionali profusi nell’oggetto artistico, un piacere derivato dal suo possesso e dal suo godimento che fa di queste opere oggetti speciali di un’intima affezione.
Paola Ballesi
Umberto Antonelli, ho avuto il piacere di conoscerlo e frequentarlo ed ho compreso da subito di avere incontrato un uomo proiettato verso nuove sfide, che investe in ambiti inusuali, che non perde mai di vista i valori della tradizione e della tutela del territorio. Una persona impegnata nella vita sociale e culturale delle Marche e attiva per il suo sviluppo.
È un’elegante rappresentazione dello spirito e dell’orgoglio marchigiano, con la sua operosità unita alle sue abitudini e ai suoi modi di vivere il territorio, lo distinguono per l’energia e per l’amore che impiega per valorizzare le potenzialità della nostra regione a 360 gradi.
Appaga la passione di collezionista da sempre acquistando opere d’arte di prestigio per goderle nella propria casa con la sua famiglia e i suoi amici.
Pina Gentili