ROMA — Gio­ve­dì 22 novem­bre alle ore 18, pres­so la sede del Cen­tro Stu­di Mar­che, in via dei Coro­na­ri n. 181, si ter­rà la pre­sen­ta­zio­ne del libro “Il Mer­ce­na­rio di Ghed­da­fi” scrit­to dal­la gior­na­li­sta Mariu Safier.
Inter­ven­ti del­la dot­to­res­sa Rosan­na Vau­det­ti e del­la dot­to­res­sa Rena­ta Palan­dri.

Il pri­va­to s’intreccia e si con­fon­de con la sfe­ra pub­bli­ca, in un con­ti­nuo e taglien­te alta­le­nar­si di pae­sag­gi deser­ti­ci e intro­spe­zio­ne, fram­men­ti del Cora­no e let­te­re d’amore, nel­lo svi­lup­po di un rac­con­to che non dimen­ti­ca mai il fasci­no di un’antica cul­tu­ra, con­trap­po­nen­do­lo ai pregiudizi.


TOLENTINO — Tan­te idee, pro­po­ste viva­ci e spun­ti nuo­vi sono emer­si dall’incontro con i gio­va­ni impren­di­to­ri di ori­gi­ne mar­chi­gia­na pro­mos­so dal Cen­tro Stu­di Mar­che “Giu­sep­pe Giun­chi” — CeSMa di Roma.
Si trat­ta del secon­do con­vi­vio orga­niz­za­to dall’Associazione cul­tu­ra­le allo sco­po di favo­ri­re il dia­lo­go tra le nuo­ve leve dell’imprenditoria mar­chi­gia­na, per tene­re vivo il loro “natu­ra­le” sen­so di appar­te­nen­za e per guar­da­re al futu­ro con spi­ri­to col­la­bo­ra­ti­vo. La mis­sio­ne del CeSMa è infat­ti quel­la di svi­lup­pa­re rela­zio­ni tra i tan­ti mar­chi­gia­ni a Roma e colo­ro che risie­do­no nel­le Mar­che, con ini­zia­ti­ve coor­di­na­te dal­la diret­tri­ce Pina Gen­ti­li.
La sera­ta si è svol­ta vener­dì 9 novem­bre al “Casa­le del­le Noci” dove Fran­co Moschi­ni, Pre­si­den­te ese­cu­ti­vo del Cesma, ha accol­to Chia­ra De Caro, Cri­sti­na Trom­bet­ti Lam­pa, Gior­gia Lati­ni, Ales­san­dro Laz­za­ri­ni, Fran­ce­sco Lom­bar­do, Rober­to e Sil­via Ros­si, Simo­ne e Giu­lia Smar­gias­si, Oriet­ta Var­nel­li.
Ad apri­re l’incontro il pen­sie­ro per la scom­par­sa di Gae Aulen­ti «una cara ami­ca — ha ricor­da­to com­mos­so Moschi­ni — e uno straor­di­na­rio archi­tet­to a cui ho avu­to il pia­ce­re di affi­da­re la ristrut­tu­ra­zio­ne del “Casa­le del­le Noci”, con­dot­ta con gran­de sen­si­bi­li­tà e rispet­to per le radi­ci sto­ri­che e per il territorio».
Ed è sta­to pro­prio il ter­ri­to­rio il deno­mi­na­to­re comu­ne del­la sera­ta, anche dal pun­to di vista gastro­no­mi­co, aspet­to cura­to con pas­sio­ne dal gio­va­ne chef tolen­ti­na­te Pao­lo Pacia­ro­ni, Piat­to d’Argento all’Accademia del­la Cuci­na ita­lia­na, e offer­to dal pre­si­den­te del­la Comu­ni­tà Mon­ta­na dei Mon­ti Azzur­ri Giam­pie­ro Feli­ciot­ti.
La discus­sio­ne, viva­ce e sti­mo­lan­te, ha mes­so in luce la neces­si­tà di costi­tui­re una rete di rela­zio­ni sup­por­ta­te dall’uso del web e dei social-net­work al fine di indi­vi­dua­re ini­zia­ti­ve capa­ci di aggre­ga­re le per­so­ne e supe­ra­re l’individualismo.
I gio­va­ni impren­di­to­ri, per affron­ta­re la glo­ba­liz­za­zio­ne sen­za per­de­re di vista la comu­ne iden­ti­tà loca­le e le pro­prie pecu­lia­ri­tà, chie­do­no occa­sio­ni d’incontro e pro­get­ti d’internazionalizzazione per favo­ri­re la cul­tu­ra, il lavo­ro e la pre­sen­za dei mar­chi­gia­ni nel mondo.